Proseguiamo il nostro cammino, questo movimento di Cristo dentro di noi, iniziando un percorso pratico di approfondimento sulla preghiera. 12 passi concreti e indispensabili se vogliamo addentrarci sempre più nell’orazione, per non perdere nessuna delle grazie che Cristo stesso riserva a colui che lo ascolta. Che significa pregare sempre? E’ possibile farlo realmente e come? Come possiamo iniziare? Queste sono soltanto alcune delle domande a cui cercheremo di rispondere in questi 12 passi che il fondatore dei missionari Identes, Fernando Rielo, ha raccolto sotto il nome di Codice Orazionale.
Come sempre il punto di partenza è il Vangelo. Leggendolo si nota come gli apostoli abbiano vissuto e mangiato con Cristo, camminato con Lui, lo abbiano ascoltato, interrogato e osservato quando parlava alla gente, abbiano assistito ai suoi miracoli. Insomma potremmo dire che siano stati costantemente alla sua presenza eppure ad un certo punto uno di loro fa una richiesta insolita: “Signore insegnaci a pregare…” (Lc 11, 1). Spontaneamente sorge dal cuore una domanda, una invocazione, un desiderio al quale Gesù risponde con il dono del Padre Nostro. Cristo ci spiega che la preghiera è innanzitutto una relazione, che le parole pronunciate hanno a che fare con una vita vissuta, quindi un dialogo frutto anche di ascolto, di gesti, vicinanza, affetto, condivisione e soprattutto di silenzio, quel silenzio intimo e indispensabile per poter ascoltare la voce del Padre che ci parla.
Fernando Rielo ebbe sempre la preoccupazione e il desiderio di insegnarci come dovessimo pregare, non tanto con il molto parlare, piuttosto con un vero atteggiamento filiale di ascolto, di apertura, di disponibilità, ci diceva:“Che la vostra orazione sia: concisa, intima, semplice, contrita, affettuosa, attenta, continua, impetratoria, taumaturgica, interceditrice, apostolica e filiale.”
12 proprietà che, contenute le une nelle altre, costituiscono il nostro stato di orazione. Ciascuna di queste proprietà è definita dalle parole di Cristo nel Vangelo e hanno come unico fine quello di raggiungere nel nostro spirito quello stato di preghiera di Cristo al Padre nello Spirito Santo. Quanta luce ci viene data quando ci avviciniamo a Lui! Quanti dubbi si sciolgono alla luce di una fede autentica!
Non si può caminare sulla via della santità se non incrementando la nostra amicizia con le Persone divine. Scoprire poi, non solo di essere amici ma di essere figli di Dio e di esserlo realmente (1Gv 3,1) porta a quella gioia che cambia per sempre la vita. Così vivere in uno stato continuo d’orazione è come vivere un dono costante, del Padre Celeste, in cui la parola amore è il vero senso della vita.