«Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv15,13). E’ questo il tema del Motus Christi on-line al quale hanno preso parte circa 70 persone mercoledì 8 aprile. Questo incontro che vuole essere un momento di ritiro spirituale in occasione della Pasqua, ha riunito persone di tutta Italia. Si sono collegati infatti da Varese, Bologna, Roma, Terni, Napoli, Alcamo (Sicilia) ed altre città italiane.
«In questo tempo difficile e doloroso, nel quale il COVID-19 si sta portando via tante persone care la famiglia deve essere più unita che mai nell’orazione». Queste sono le prime parole della riflessione che il presidente dell’Istituto Id di Cristo Redentore, p. Jesús Fernández Hernández ha rivolto ai partecipanti come saluto ed incoraggiamento. «La vera luce la troviamo dentro al cuore. È vero che la felicità non è totalmente nelle nostre mani ma non possiamo nemmeno dire di non poter fare nulla per ottenerla».
Padre Jesús ha poi continuato la sua riflessione: «Bisogna sicuramente cambiare, migliorare, ma soprattutto lasciarsi cambiare dallo Spirito Santo; se sei figlio del Padre, non puoi pensare male degli altri, non puoi dire cose brutte di cui in un secondo momento ti potresti pentire. Ognuno di noi è la passione di Cristo. Ma.. una domanda: è Cristo la mia passione?». Padre Jesús ha dato anche le chiavi per questa conversione esortando tutti a fare almeno un minuto d’orazione, «60 secondi di vero silenzio interiore, dimenticando in quegli istanti le nostre preoccupazioni e timori. Cristo infatti sa approfittare di quei secondi per entrare e mettere ordine nella mente affollata di tanti pensieri negativi, di tante passioni, di tante preoccupazioni e disordini».
Dopo la riflessione del presidente, un altro momento importante è stata la testimonianza di María Isabel Chacón, missionaria Idente, la quale ha reso partecipi tutti i presenti dell’esperienza esemplare di vita dei suoi genitori Ramón Chacón e María Isabel, entrambi membri sposati dell’Istituto. L’occasione per parlare di loro è stata la recentissima scomparsa del padre (26 marzo scorso) salito al cielo a causa del COVID-19 che imperversa in questi ultimi tempi.
La parte finale di questo singolare Motus on-line, dopo 15 minuti di riflessione in silenzio con telecamere e microfoni disattivati, è stata quanto mai ricca e commovente. Nonostante dagli schermi piatti in 2D non si riesca a vedere le profondità dei paesaggi e della realtà, la grazia ha reso possibile non solo «il 3D dell’amore» ma anche di toccare con mano quanto c’è di più grande e nascosto nel cuore di ognuno. Insomma, la grazia non si ferma e ci mostra la bellezza di ognuno, una profondità spirituale che ci fa ringraziare il Padre Celeste per tutto ciò che accade.