Con 130 partecipanti di 22 paesi è cominciato oggi, 13 giugno 2019, a Roma, il V Incontro delle Nuove Forme di Vita Consacrata, espressione con cui si indicano quelle istituzioni, o famiglie ecclesiali, diverse dagli istituti di vita religiosa e dagli istituti secolari, e apparse nel contesto del Concilio Vaticano II. Il tema del raduno è: “Aprendo cammini: consacrazione e stati di vita nelle nuove forme di vita consacrata”.
Nel saluto iniziale, il p. Jesús Fernandez, presidente dei missionari identes, ha espresso che ciò che contraddistingue i consacrati è l’aspirazione all’unione mistica e alla santità, e che, per aiutare la Chiesa ad essere fermento di santità, la vita consacrata deve avere autorità morale. A sua volta, M. Margarete Binder, responsabile internazionale della Famiglia Spirituale “L’Opera”, ha commentato che ricentemente ha potuto raccontare al Papa Emerito Benedetto XVI su questo incontro e il Papa li ha raccomandato di non dimenticare le tre ‘p’: pazienza, perseveranza e preghiera. Infine, P. Rodrigo Carrizo, presidente del “ Verbum Dei”, ha affermato che le nuove forme sono un cammino in costruzione che stiamo preparando per quelli che verranno.
Distinguere tra consacrazione battesimale e consacrazione carismatica, sia nello stato celibiale che nello stato matrimoniale, e individuare le noti essenziali di queste nuove forme di consacrazione, sono alcune delle sfide proposte da Lourdes Grosso, missionaria idente e Direttrice del Segretariato per la Vita Consacrata (Conferenza Episcopale Spagnola).
Dopo i lavori di gruppo, il P. Friedrich Bechina, FSO, sottosegretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, ha centrato la riflessione sul rapporto tra stati di vita diversi, all’interno di una stessa Istituzione, e la definizione di famiglia ecclesiale come nuova forma di vita consacrata.
Lo scopo centrale di questi incontri è riunire gli istituti e le associazioni di diritto pontificio e diocesano, già approvati come vita consacrata, o in via di esserlo, per approfondire i tratti comuni di questi nuovi carismi. La conclusione sarà presieduta da S.E.R. Mons. José Rodríguez Carballo, OFM, Segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e per le Società di vita apostolica.
L’equipe di coordinamento dell’Incontro è composta da membri della Fraternità Missionaria Verbum Dei, della Famiglia Spirituale L’Opera e dell’Istituto Id di Cristo Redentore, missionarie e missionari identes. Le sessioni si realizzeranno nella Casa per ferie Enrico De Ossò (Via Val Cannuta, 134 – 00166 Roma).
!["El mundo puede cambiar desde el corazón"
(Papa Francisco, Encíclica Dilexit Nos)
"El Corazón de Cristo es éxtasis, es salida, es donación, es encuentro. En él nos volvemos capaces de relacionarnos de un modo sano y feliz, y de construir en este mundo el Reino de amor y de justicia. Nuestro corazón unido al de Cristo es capaz de este milagro social.
Tomar en serio el corazón tiene consecuencias sociales. Como enseña el Concilio Vaticano II, «tenemos todos que cambiar nuestros corazones, con los ojos puestos en el orbe entero y en aquellos trabajos que todos juntos podemos llevar a cabo para que nuestra generación mejore». Porque «los desequilibrios que fatigan al mundo moderno están conectados con ese otro desequilibrio fundamental que hunde sus raíces en el corazón humano». [21] Ante los dramas del mundo, el Concilio invita a volver al corazón, explicando que el ser humano «por su interioridad es, en efecto, superior al universo entero; a esta profunda interioridad retorna cuando entra dentro de su corazón, donde Dios le aguarda, escrutador de los corazones (cf. 1 S 16,7; Jr 17,10), y donde él personalmente, bajo la mirada de Dios, decide su propio destino».
Esto no significa confiar excesivamente en nosotros mismos. Tengamos cuidado: advirtamos que nuestro corazón no es autosuficiente; es frágil y está herido. Tiene una dignidad ontológica, pero al mismo tiempo debe buscar una vida más digna. Dice también el Concilio Vaticano II que «el fermento evangélico ha despertado y despierta en el corazón del hombre esta irrefrenable exigencia de la dignidad», aunque para vivir conforme a esa dignidad no nos basta conocer el Evangelio ni cumplir mecánicamente lo que nos manda. Necesitamos el auxilio del amor divino. Acudamos al Corazón de Cristo, ese centro de su ser, que es un horno ardiente de amor divino y humano y es la mayor plenitud que puede alcanzar lo humano. Allí, en ese Corazón es donde nos reconocemos finalmente a nosotros mismos y aprendemos a amar."](https://www.idente.org/wp-content/plugins/instagram-feed/img/placeholder.png)
