La Parrocchia di Sant’Agostino di Palma di Maiorca si vestì a festa la terza domenica di Pasqua per ricevere l’immagine della Santissima Vergine del Cigno, titolo di enorme venerazione non solo in Loja e Cuenca, ma in tutto l’Ecuador, e che data dalla fine del XVI secolo, epoca a cui risale anche la preziosa scultura opera di Diego de Robles.
Sono numerosi gli ecuadoregni che vivono a Maiorca e anche se ogni anno celebrano d’estate una festa in onore della Vergine del Cigno, fino ad ora non avevano nessuna chiesa in cui ci fosse, in modo permanente, l’immagine di Maria sotto questo titolo. Un’immagine tanto rimpianta soprattutto dagli abitanti di Loja, che vivono lontani dalla loro terra, e da tutti gli ecuadoregni in generale.
Terminata la celebrazione eucaristica domenicale, padre Francisco Gallo, missionario idente che per molti anni ha vissuto in Ecuador e che attualmente è il rettore della parrocchia di Sant’Agostino, presiedette un atto di benedizione di una bella immagine della Vergine del Cigno alla presenza di un nutrito gruppo di ecuadoregni. Poi ebbe luogo il trasferimento dell’immagine fino alla cappella in cui fu intronizzata.
Successivamente, nei saloni parrocchiali, ci fu un brindisi in cui il presidente dell’Associazione della Vergine del Cigno a Maiorca, Francisco Oscullo, e sua moglie, ringraziarono per la nostra accoglienza. Anche Carmen Fernández, delegata delle missionarie identes, in nome dell’Istituto Id ringraziò la comunità ecuadoregna per la sua presenza, ed espresse la sua gioia per il fatto che la parrocchia di Sant’Agostino sia il luogo dell’incontro del popolo ecuadoregno con Maria.