Il bisogno di potenziare un pensiero metafisico interdisciplinare e una metafisica «con volto», vitale, in grado di rispondere ai problemi della persona umana, senza dogmatismi né radicalismi, è stato una delle conclusioni espresse dal Presidente del VII° Congresso Mondiale di Metafisica, P. Jesús Fernández Hernández, alla sessione di chiusura il 27 ottobre 2018. L’evento radunò all’Università Pontificia di Salamanca nella Spagna 200 partecipanti provenienti da 30 nazioni dal 24 al 27 ottobre.
Nel discorso inaugurale Jesús Conill, Cattedratico dell’Università di Valencia, ha sottolineato il ritorno da parte della filosofia alla questione della natura umana e la necessità di un concetto arricchito e aggiornato di persona che superi, sia le visioni tradizionali, sia quelle scientiste. Il tema è stato ripreso nella Tavola Rotonda su «Metafisica e persona», dove Agustín Domingo Muratalla, professore dell’Università di Valencia, ha commentato l’importanza della nozione di persona per una teoria adeguata della giustizia e come base della bioetica e delle etiche applicate in genere. Juana Sánchez-Gey dell’Università Autonoma di Madrid ha presentato la visione di Fernando Rielo sulla persona come «qualcuno con coscienza di Qualcuno» che lo definisce e che gli dota di uno spirito capace di unione e d’impegnarsi con i valori più alti.
Nella Tavola Rotonda su «Metafisica, scienza e terapia» César Nombela, Cattedratico di Microbiologia dell’Università Complutense di Madrid e Rettore onorario dell’Autonoma, ha indicato la ricerca della verità come imperativo etico per lo scienziato e il modo in cui lo apre per forza al mistero. Julio Martínez, Rettore dell’Università Pontificia di Comillas a Madrid, ha sottolineato il percorso attraverso e al di là delle discipline mediante una relazione orizzontale scienze-società e una profondità-verticalità filosofica e teologica delle scienze aperte alla realtà ultima. Alla stessa maniera, Mauro Mantovani, Rettore dell’Università Pontificia Salesiana a Roma, ha affermato che la multidisciplinarità è la forma debole di collaborazione fra le scienze e che la transdisciplinarità è un compito educativo per comprendere che la metafisica non è un’alternativa all’antropologia (Fides et ratio 83).
Sul rapporto fra metafisica e cultura, Ángel Galindo, già Rettore dell’Università Pontificia di Salamanca, ha lamentato l’attuale separazione fra etica ed estetica e ha affermato che l’arte e l’etica non sono neutrali perché trasmettono una forma del senso dell’esistenza. Ricardo Piñero dell’Università di Navarra ha esposto i valori metafisici del Cristo di Velázquez e di Don Chisciotte, secondo la lettura di Unamuno e di Rielo. Queste creazioni, più che opere d’arte, permettono un vero incontro con l’umanità stessa di Cristo, facendo sentire la sua presenza e la sua potente realtà.
Nel discorso di chiusura, José María López Sevillano, Presidente della Scuola Idente, ha propugnato una metafisica «con volto» e impegnativa, il cui modello assoluto, proposto da Fernando Rielo, è la concezione genetica del principio di relazione, cioè la Santissima Trinità rivelata in Cristo, nel quale si manifesta ogni Verità, Metodologia e Vita. A partire da questo si può arrivare ad una visione ben formata della realtà e dialogante con ogni cultura, mentalità, scienza, arte o religione. Per Rielo, Cristo è il metafisico per eccellenza.
Inoltre, diversi relatori da Francia, Germania, Argentina e gli Stati Unti hanno presentato altri temi, come la relazione fra metafisica e teologia e quella fra metafisica ed educazione e il senso del dolore umano. Numerosi lavori in forma di comunicazioni sono stati esposti nelle sessioni parallele sulle sette grandi aree tematiche incluse nel programma dell’incontro.
Il Presidente del convegno, P. Jesús Fernández Hernández, ha annunciato che l’VIII° Congresso Mondiale di Metafisica avrà luogo nel 2021 all’Università Pontificia di Salamanca, sostenuto dalla Cattedra Fernando Rielo della stessa università.