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Cultura

Giornate di studio e di preghiera a Barcellona per universitari e professionisti

By 27 Gennaio, 2018No Comments

Durante l’ultima settimana dell’anno, in un ambiente monastico, si organizzarono le giornate di studio e di preghiera a Barcellona. A tal fine ci riunimmo un gruppo di studenti universitari e altri professionisti per pregare e riflettere sul tema “la ferita della sfiducia e l’amore come restaurazione del vincolo”.

Negli ultimi anni, e in diversi ambiti, ci siamo trovati immersi in una tematica di grande rilevanza cristiana: prendere coscienza delle ferite del cuore. Il motivo di queste giornate fu proprio quello di realizzare insieme lo studio di temi relativi alle ferite del cuore che rovinano il vincolo primordiale con Dio Padre, riflettere insieme, e pregare in silenzio per crescere nell’intimità con Dio.

Il tema generale “Ferita, grazia e trasfigurazione: dall’amore di appropriazione all’amore di donazione”, informerà i sei incontri previsti per questo corso accademico, in ragione di uno al mese. Nel primo incontro si lavorò sui contenuti relativi alla ferita della sfiducia e all’amore come guida per ristabilire il vincolo. Ci basammo su testi della teologia del corpo di Giovanni Paolo II e sulle ferite delle relazioni fondamentali, mettendole in relazione con l’antropologia di Fernando Rielo. L’accento fu posto continuamente su come unire, ossia come fare sintesi, tra l’esperienza umana dell’amore e la rivelazione cristiana.

Le giornate iniziarono venerdì sera con una introduzione al tema quadro delle giornate, sottolineando come lo studio e l’orazione ci permettono di penetrare nell’esperienza umana dell’amore e nella rivelazione cristiana. Si affermò che prega incessantemente solo chi unisce l’orazione alle opere, e le opere all’orazione. Sarebbe a dire che le opere non sono sufficienti, devono essere informate dalla risposta dell’essere umano all’iniziativa dell’amore divino. La conferenza data da Mar Alvarez su: “ Antropologia: le crepe nell’unità dell’essere” fu importantissima per capire il tema dal punto di vista dell’antropologia e della psicoetica di Rielo, in maniera pratica e concreta.

Dopo la messa in comune del venerdì, condividemmo le doti artistiche di ognuno attraverso un evento artistico chiamato Ateneo. Così come è ormai tradizione in questo tipo di giornate, le sessioni di studio individuale e la messa in comune si intercalarono con momenti di orazione personale e con la partecipazione alla Santa Messa. Quest’ambiente favorì una sana e gradevole convivenza. Ci furono anche momenti di svago, e non manco una rinfrescante passeggiata per conversare contemplando il mar Mediterraneo.