Domenica, 28 aprile 2019, alle 17h00, nella Chiesa all’interno della Sede Presidenziale di via Aurelia 773, a Roma, due missionari Identes hanno fatto la loro professione perpetua ed un altro ha fatto la sua prima Professione temporanea per un anno.
L’Istituto Id di Cristo Redentore, Missionarie e missionari Identes, celebrava la festa del Padre celeste istituita dal suo Fondatore e collocata nell’ultima domenica del mese di aprile. Quest’anno essa ha coinciso con la Festa della Divina Misericordia, istituita da Giovanni Paolo II e collocata nella seconda domenica dopo Pasqua. Meravigliosa coincidenza che il Padre ha permesso per la gioia di tutti i presenti.
La celebrazione è iniziata alle ore 17.00. La Santa Messa era presieduta dal Presidente dell’Istituto Id, padre Jesús Fernández e concelebrata da una ventina di sacerdoti, parte appartenenti all’Istituto e parte provenienti da varie Congregazioni.
I fratelli che facevano la professione perpetua erano Jesús Fernando Cevallos Moreno (27 anni) e Daniel Cárdenas Matute (28 anni), provenienti entrambi dall’Equador e a Roma da vari anni e impegnati negli studi di Informatica Il primo e di Communicazione il secondo. Il fratello che faceva la prima Professione era Israel Regaldo Espino (21 anni), proveniente dal Perù ma che abita a Genova da piccolo con la sua mamma e la sua sorellina, ed ora studia a Roma Lingue e Letteratura. Jesus e Israel appartengono alla provincia di Roma e lavorano nella Parrocchia idente di San Matteo. Daniel è stato trasferito alla Delegazione di Busseto.
Erano presenti la mamma di Jesus: María Moreno, missionaria idente; Salomé, sorella di Jesús e missionaria sposata; Jonathan Rosero, marito di Salomé e missionario idente, e Mabel, l’altra sorella di Jesús. Anche c’erano i genitori di Daniel, Ramiro e Liz, entrambi missionari, e il fratello e la sorella di Daniel. In fine, erano anche presenti la mamma e la sorella di Israel.
Dopo la lettura del Vangelo, il padre Jesús ha indirizzato ai presenti una appassionata omelia in cui , dopo aver ringraziato i genitori dei professanti per il dono da loro fatto all’Istituto ed alla Chiesa, sottolineava la necessità di dire un “sì” totale al Padre, e di vivere l’amore con tutti i suoi attributi di generosità, umiltà, servizio, rinnegamento di sé. Ha anche ribadito che il Padre ama ognuno di noi con un amore unico e personale e che ci chiede solo di corrispondere a questo amore, vivendo da figli.
Poi è iniziata la cerimonia dei voti con il canto delle litanie dei Santi da parte del Coro di San Matteo, mentre i professanti erano stesi al suolo. A questo punto c’è stata la manifestazione della propria volontà di voler realizzare la professione perpetua e quella temporanea da parte dei professanti. Le Professioni sono state ricevute dal Presidente, p. Jesús Fernández.
La Chiesa era stracolma. Erano presenti missionari e missionarie celibi e sposati provenienti da varie città d’Italia: Roma, Terni, Arpino, Attesa, Busseto e Genova, nonché membri della famiglia Idente, anch’essi provenienti da varie località, molti amici e conoscenti dell’Istituto, e dei tre missionari citati.
La cerimonia è stata bellissima, solenne, ed emozionantissima. Si percepiva un’atmosfera celeste e si capiva che quello che veniva celebrato era un atto che rimanda alla liturgia celeste, giacché queste persone che hanno rinunciato a beni legittimi (formarsi una famiglia ed avere dei figli propri) lo hanno fatto in vista di beni migliori: essere in mezzo al mondo segno del cielo, dove non ci si sposa e non ci si marita ma si è tutti come angeli di Dio.
Terminata la cerimonia, tutti i partecipanti si sono intrattenuti nel giardino dell’Istituto per condividere una cena fredda, ma soprattutto per continuare a godere della gioia di incontrarsi come fratelli e sorelle in Cristo e condividere quell’afflato spirituale che è la celeste amicizia dei figli di un Padre celeste che ci ama.