Giornate di Motus Christi per i giovani di Torino. Prima con giovani della Parrocchia di Santa Monica in cui le missionarie identes di Torino collaborano; e poi con ragazzi che si stanno preparando alla cresima.
Se oggi si presentasse Cristo risorto davanti ai nostri occhi, come reagiremmo? Quanto potremmo essere increduli noi? «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» (Gv 20,29), dice Gesù a Tommaso. Queste parole hanno acceso nelle ragazze che hanno preso parte al Motus del 25 aprile, il desiderio di andare a ripescare nella memoria i momenti dell’incontro e ricordare il modo in cui avevano reagito. «Nostro Padre celeste – spiegava Ruth Ramirez alle giovani – agisce in ognuno di noi e c’è un incontro personale che stiamo vivendo con Lui». Grazie alla condivisione delle diverse esperienze e alla testimonianza di Anna, sono emersi tanti punti in comune che hanno generato un bellissimo clima di unione e di entusiasmo al parlare di Cristo nelle loro vite.
Con i ragazzi che si stanno preparando alla cresima, invece, le missionarie identes sono andate al cuore delle grandi domande di un giovane: “chi voglio essere?”. Due i temi affrontati: Dio ti ama e Dio ti chiama. Che cosa sto per ricevere con il sacramento della Cresima? A che cosa sono chiamato da Dio?
Le testimonianze delle catechiste hanno portato i giovani a domandarsi “chi voglio essere?” come cristiano davanti al Padre. Anche grazie ai giochi e all’adorazione eucaristica, molte domande sono state poste dai ragazzi nella condivisione, ma soprattutto è stato possibile prendere più consapevolezza che, attraverso i doni dello Spirito, Dio ci aiuta a comprendere il suo amore per noi e ci chiama a una grandezza nella nostra quotidianità.