E’ stata la prima Pasqua celebrata nelle comunità parrocchiali di San Michele Arcangelo e di Sant’Andrea Apostolo-San Vito di Arpino (Frosinone-Italia), da quando la cura pastorale delle due parrocchie della cittadina del basso Lazio è stata affidata ai missionari e missionarie identes. I riti della Settimana Santa sono stati preparati attentamente dal parroco p. Juan Lujan Laula e dal diacono Bruno Marinelli, con la collaborazione degli operatori pastorali delle due parrocchie e la partecipazione, in vario modo, dei missionari sposati e dei membri della Famiglia Idente.
La Domenica delle Palme ha segnato l’inizio della Settimana Santa con la benedizione dei ramoscelli di ulivo e la processione verso l’altare, per rievocare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. La Messa è stata celebrata da p. Juan Lujan Laula, M. Id., assistito dal diacono Bruno Marinelli e dall’accolito Armando Zagaroli. Hanno servito all’altare diversi ministranti del gruppo di preparazione alla Prima Comunione. Presenti alla celebrazione, tra i tanti fedeli, anche i ragazzi della preparazione al sacramento della Cresima, con i loro catechisti.
La sera del Giovedì Santo è stata celebrata la Messa “nella Cena del Signore”, con un particolare risalto dato alla centralità dell’Eucarestia nella vita cristiana. Durante la celebrazione p. Juan ha lavato i piedi di dodici fedeli, giovani e adulti, per rievocare quanto Cristo fece agli apostoli nel giorno in cui istituì l’Eucarestia e il sacerdozio ministeriale.
Nel pomeriggio del Venerdì Santo si è tenuta invece l’azione liturgica della passione e morte del Signore. Nell’omelia p. Juan ha richiamato la necessità per ogni cristiano di unirsi al sacrificio di Cristo nell’offerta di se stessi per amore al Padre, “con il sacrificio della propria vita e della propria fama”. Nella sera dello stesso giorno si è svolta per le vie della città la processione con le immagini del Cristo morto e di Maria Addolorata.
Nella sera del Sabato Santo si è tenuta l’intensa celebrazione della Veglia Pasquale, iniziata con l’accensione del fuoco nuovo al di fuori delle rispettive chiese e proseguita con la significativa liturgia che fa memoria della Risurrezione di Cristo. Nella Domenica di Pasqua, infine, sono state celebrate le consuete Messe nelle parrocchie e in alcune cappellanie, particolarmente frequentate dai fedeli.
Le liturgie della Pasqua sono state preziose occasioni di apostolato, oltre che di formazione spirituale, preghiera e incontro con le persone.