La risposta di Pietro commuove Cristo che gli offre l’autorità sulla comunità dei dodici apostoli e sulla Chiesa. La confessione di Pietro è necessaria, segna una data decisiva per l’umanità, mi riferisco alla fondazione della Chiesa da parte di Cristo, vero Dio e, come dice Pietro, “Figlio del Dio vivo”; e il papato fa parte delle verità di fede del battezzato, fede nella divinità di Gesù Cristo e fede nella divinità della Chiesa.
I coetanei di Cristo aspettavano un Messia che restaurasse il prestigio di Israele e sottomettesse tutto il mondo, attraverso la forza delle armi, ad Israele, come ho detto. Ma Cristo li invita a vincere se stessi, non a vincere gli altri, a non lasciarsi trascinare dalle passioni e dai difetti che ci dominano. Cristo li invita a praticare la carità, la giustizia, la misericordia, la pace del cuore, come dice il nostro Fondatore, il pentimento, il perdono. Queste parole sono molto dure per i discepoli.
Alla domanda di Cristo: “ Che dice la gente? Chi è il Figlio dell’uomo?”, i discepoli raccontano quello che hanno sentito. Alcuni pensavano che fosse Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia. Ma nessuno lo indica come il Messia. Allora Cristo fa una domanda molto precisa: “E voi, chi dite che io sia?”. Pietro è il primo a rispondere: “Tu sei il Cristo!”, ossia, il Messia. La sua fede non vacillò neanche per un momento, e Pietro continuò: “Tu sei il Figlio del Dio vivo”.
Alcuni specialisti hanno cercato di sminuire il valore della professione di fede di Pietro, ma queste interpretazioni non concordano con la risposta di Cristo a Pietro: “Beato te, Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli!”.
Se l’espressione “Figlio di Dio” non fosse stato altro che una metafora, non ci sarebbe stato bisogno di nessuna ispirazione soprannaturale, ma Gesù afferma che realmente suo Padre del cielo gliel’ha potuta ispirare, pertanto Pietro affermò la filiazione divina di Cristo rispetto a suo Padre del cielo. Più avanti Cristo dice che nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo. Pertanto Cristo aveva la potestà, come Dio, così come ha detto Pietro, di perdonare i peccati e di concedere questa potestà a Pietro. Per questo i giudei cercavano con più accanimento che mai, di ucciderlo. Per questo Caifa chiede a Cristo “sei tu il figlio di Dio?”, e Cristo risponde: “Lo sono!”, e lo condannano a morte.
Pietro, ispirato dall’alto, formulò il primo atto di fede assoluto nel vero Dio che si umiliò per rivestirsi della nostra umanità. Ma, chi è Cristo per noi cristiani?. Cristo morendo occupò il primo posto nella storia. Non ci fu, nella storia, un nome più pronunciato del suo e, ovviamente, non si odiano i morti ma si odiano i vivi, e Cristo è vivo perché è risuscitato. Egli disse:” il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”.
Voglio concludere con la domanda di Cristo ai suoi discepoli. “ Chi sono io per voi?” Ossia: ‘Chi è Cristo per te che mi ascolti e per me che in questo momento ti sto parlando?
Cristo combatte perché sparisca la tristezza in te ed in me, perché sparisca per sempre dal cuore dell’essere umano.. Cristo è amore e lotta con noi perché spariscano dai nostri cuori anche la depressione, l’amarezza, la desolazione e la disperazione. E’ questo Cristo, Lui stesso lo ha detto: ”Io sono la via, la verità e la vita”, e la vita è la luce degli uomini, e la luce brilla sempre nelle tenebre. Cristo è la luce vera che illumina tutti gli uomini. Cristo ci dà la grazia per essere santi come nostro Padre celeste è Santo; e Cristo chiede a tutti, e chiede a suo Padre che ci conduca all’unità con Lui. “Che tutti siano uno, come Tu Padre in me ed io in Te, che anch’essi siano uno in noi!”. Di cosa dobbiamo aver paura? San Paolo lo dice chiaramente: “Non abbiamo paura, Cristo è con noi!”.
p. Jesús Fernández Hernández
Presidente dei missionari e delle missionarie identes