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Cultura

Rinascita nelle scienze umanistiche

By 26 Aprile, 2017No Comments

Dal 20 al 24 marzo 2017, si sono svolte le giornate “Umanità, umanesimo e scienze umanistiche”, organizzate dall’Università La Laguna (Tenerife, Spagna) e dalla Fondazione Fernando Rielo. Così riassume il significato di questo seminario Ascensión Escamilla, la direttrice della Fondazione.

Quale importanza debbano rivestire le scienze umanistiche nella formazione integrale degli esseri umani è una riflessione che tutti coloro che si occupano dell’insegnamento e della cultura devono affrontare. Nella collaborazione ventennale tra la nostra fondazione e l’Università de La Laguna ci siamo sempre occupati di scienze umanistiche. Quest’anno, sono ‘umanità’ e ‘umanesimo’  i concetti-chiave di rilettura dei fondamenti di quest’ambito di riflessione e ricerca.

Le scienze umanistiche occidentali affondano le proprie radici nella cultura classica greca, ebraica e cristiana. A partire dalle ‘Meditazioni del Chisciotte’ di Ortega y Gasset e dalla ripresentazione del significato storico di umanità, umanesimo e scienze umanistiche, il grecista Luis Miguel Pino dell’Università La Laguna e direttore del corso, ha posto questa domandaa: “Come potrebbe sussistere una civiltà senza le colonne portanti”?

Se da un lato urge la restaurazione della nostra civiltà occidentale, dall’altro preme rilevare la ricchezza del patrimonio universale che possediamo, da riscoprire attraverso l’arte, la poesia, la filologia, l’educazione, la filosofia, la psicologia, i mezzi di comunicazione e, nel caso concreto, anche attraverso il contributo della poesia e del pensiero di Fernando Rielo.

La poesia forgiatrice di umanesimo, intrisa di dolore e di amore nell’opera di Doris Salcedo è stata l’oggetto di riflessione di Nilo Palenzuela, cattedratico di Letteratura. I versi dell’artista sono stati letti da Cecilia Domínguez Luis, Premio Canarias Poesia 2015 e da Teresa de Jesús Rodríguez de Lara, finalista nelle tre edizioni del Premio Mondiale Fernando Rielo di Poesia Mistica.

Su temi di grande preoccupazione del nostro presente e del nostro futuro, come le nuove tecnologie, la deontologia fondata sul rispetto dei diritti umani, la crisi educativa, la concezione economicista della pedagogia, si sono espressi professori e giornalisti che hanno preso parte alle tavole rotonde di queste giornate, svoltesi presso il Circolo di Amicizia XII Gennaio: Zenaido Hernández, Mayer Trujillo, José Leoncio González, Coordinatore di Scienze Sociali dell’Università Europea delle Canarie, Jesús Paradinas.

All’interno dello spazio dedicato al tema delle relazioni interpersonali, la Fondazione ha presentato il progetto del Parlamento Universale della Gioventù che culminerà nella sessione plenaria internazionale in Cina, ad agosto e il documentario “Il cuore dell’assassino” della regista italiana Catherine MacGilvray.

Il confronto tra Fernando Rielo e Ortega y Gasset, attraverso le loro due opere, rispettivamente la Teoría del Quijote e le Meditazioni, condotto da Juana Sánchez-Gey e Luis Miguel Pino ha offerto interessanti spunti per ripensare il modello metafisico e antrologico di cui potrebbero avvalersi le scienze umanistiche, in particolare la letterature. Nel Chisciotte si opera un salto: dal romanzo alla mistica. Così va letta la denuncia da parte del Chisciotte di ogni tipo di imbruttimento morale.

Interessanti contributi sono stati presentati anche da Valentín Echarri, ricercatore della Scuola Idente, attraverso la proposta di Maria Zambrano di un ritorno alla domanda di senso sulla natura e origine dell’uomo, come via di umanizzazione.

L’arte come strumento di innovazione e umanizzazione è stato al centro dei contributi di Carmen Gloria Martínez Afonso e Esther Lidia Rodríguez Suárez (l’arte come strumento di educazione sociale ed ecologica) e di Gabriel Córdoba, architetto e assessore artistico della Fondazione Fernando Rielo, che ha parlato dell’arte come sopresa, novità, apertura, comunicazione, dialogo, trascendenza, ricreatrice di bellezza e fonte della nostra estasi.

Il contributo alle scienze umanistiche di Fernando Rielo è stato illustrato da Juana Sánchez-Gey, docente dell’Università Autonoma di Madrid e da José Mª López Sevillano, presidente della Scuola Idente, massimo esperto dell’opera di Rielo. Le due relazioni si sono soffermate specialmente sulla definizione mistica dell’uomo; sulla messa in luce delle caratteristiche specifiche dei linguaggi, delle logiche e delle metodologie della scienza sperimentale, da un lato, e della scienza esperienziale dall’altro e sul modello grazie al quale il soggetto umano può riuscire a tenere unite questi due campi.

La multidisciplinarietà e la fecondità del pensiero di Maria Zambrano e di Fernando Rielo per il nostro tempo e per la restaurazione dell’umanesimo hanno rappresentato due note salienti di queste giornate di riflessione.